05/10/2012 – Cesare Cattaneo 1912-1943. Pensiero e segno nell’architettura

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Accademia Nazionale di San Luca-Cesare Cattaneo 1912-1943. Pensiero e segno nellCurata da Pierre-Alain Croset, la mostra concepita attorno alla scelta di circa 160 schizzi e disegni autografi, che evidenziano come si forma il pensiero architettonico di Cesare Cattaneo, un pensiero caratterizzato da una forte tensione ideale. Latto di disegnare rappresenta una vera e propria scrittura, nel senso della trascrizione grafica di un pensiero: molti schizzi evidenziano lintensit e la velocit di unattivit progettuale che produce variazioni, ripensamenti, alternative talvolta radicali.

Lanalogia tra schizzare e scrivere costituisce una specie di filo rosso della mostra: a livello della scelta dei materiali da esporre, ma anche dei principi dellallestimento, che propone infatti due diversi livelli di lettura, secondo una chiara distinzione tra lesposizione dei materiali originali su tavoli e vetrine, e la stampa sulle pareti di scritte, citazioni, fotografie, filmati, ingrandimenti di particolari. I disegni, singoli o montati per serie, sono accompagnati da brevi testi didascalici che aiutano il visitatore a decifrarne il significato specifico. Le stampe sulle pareti formano invece un racconto visivo che connette tra di loro disegni e testi teorici, temi formali ricorrenti in pi progetti, frammenti di singoli disegni e particolari degli edifici realizzati.

La Mostra divisa in due sezioni. La prima sezione propone una scelta antologica di circa 90 schizzi autografi che illustrano sia gli anni di formazione, sia levoluzione dellopera architettonica di Cesare Cattaneo, svoltasi nellarco di soli otto anni, dimostrando come in un tempo straordinariamente breve larchitetto fosse riuscito a profondamente rinnovare la propria ricerca. Una ricerca particolarmente intensa e rigorosa, con sorprendenti e veloci cambiamenti nelluso di un linguaggio astrattista che diventa nel corso degli anni sempre pi personale ed originale, solo apparentemente debitore nei riguardi delle ricerche contemporanee di Terragni, Le Corbusier o Richard Neutra.

La seconda sezione analizza in modo approfondito lopera realizzata pi nota di Cattaneo, la Casa daffitto a Cernobbio (1938-39), con circa 70 disegni autografi, modelli originali o nuovi, fotografie depoca e di documentazione dello stato attuale, insieme con filmati prodotti specificamente per questa mostra. Lintenzione di approfondire la conoscenza di questa casa straordinaria sia per la qualit della sua espressione plastica che per il modo particolarmente raffinato di inserirsi nel contesto storico, rivelando aspetti poco noti e singolari della complessa e travagliata storia della sua ideazione e del suo cantiere. In particolare illustrata in dettaglio la prima fase del progetto, ancora poco nota e studiata, ma anche il funzionamento degli spettacolari meccanismi che azionano le finestre e gli scuri scorrevoli, secondo unidea dinamica dello spazio abitativo.

CESARE CATTANEO (1912-1943)

Figura di spicco della seconda generazione del razionalismo comasco, amico e collaboratore di Giuseppe Terragni e di Pietro Lingeri, Cesare Cattaneo si distingue per la singolare sperimenta-zione plastica e lapprofondita ricerca teorica che applica con grande coerenza costruttiva e funzionale.

Laureatosi in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1935, con esperienze gi svolte nel settore, Cattaneo intraprende la libera professione e mantiene un continuo contatto con i prin-cipali esponenti del movimento razionalista lombardo, nonch con il gruppo degli astrattisti comaschi, con particolare attenzione per le avanguardie artistiche, come testimonia la stretta amicizia con i pittori Manlio Rho e Mario Radice.

La sua intensa attivit professionale, svoltasi nellarco di soli otto anni e in un difficile periodo politico-economico, porta alla realizzazione di sorprendenti episodi espressivi quali lasilo Giu-seppe Garbagnati ad Asnago (1935-1937), con Luigi Origoni, la fontana di Camerlata (1935-1936), con Mario Radice, la casa a Cernobbio (1938-1939) definita il capolavoro dellastrattismo polidimensionale, e quella sede dellUnione Lavoratori dellIndustria a Como (con Pietro Lingeri e Luigi Origoni, 1938-1942), che Kenneth Frampton ha definito la pi brillante soluzione dei temi compositivi e tipologici affrontati dai razionalisti di Como, tanto che si pu addirittura sostenere che essa rappresenti una delle maggiori fonti di ispirazione della cosiddetta architettura autonoma prodotta dalla tendenza italiana. Numerosi gli elaborati e i progetti in corso di stesura quando la morte lo coglie prematuramente allet di trentuno anni, il 24 agosto 1943. La sua poetica, limpidamente espressa nel testo Giovanni e Giuseppe. Dialoghi di architettura (Milano 1941), assume un particolare valore teorico con linnovativo concetto di polidimensionalit che lo contraddistingue nel panorama dellarchitettura razionalista dellepoca.

5 ottobre-17 novembre 2012
orari: dal luned al venerd 10.00 – 19.00 | sabato 10.00-14.00

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=23927

Category : Eventi

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